La Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale nella P.A.

Il 22 luglio 2024 è stato pubblicato il documento completo della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026; il testo è stato elaborato da un Comitato di esperti per supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e delle politiche sull’IA.

La Strategia non contiene previsioni legislative, ma fornisce una cornice entro la quale il Governo e tutti gli altri soggetti coinvolti dovranno muoversi per incrementare l’uso dell’Intelligenza Artificiale in Italia.

Il documento pone l’accento sulla necessità che l’Italia cominci a costruire tecnologie di proprio interesse, affrancandosi dalla necessità di importare dall’estero soluzioni che potrebbero non essere adeguate al contesto nazionale; peraltro, tale obiettivo assume particolare rilievo  perché, come si legge all’interno della Strategia  “consente, peraltro, di interiorizzare nella tecnologia i nostri valori e il sentire della nostra comunità, aspetto che diventerà sempre più rilevante nei prossimi mesi in considerazione della crescente diffusione di tecnologie generative.”.

Il percorso illustrato all’interno del documento in analisi riguarda quattro settori ritenuti cruciali al fine di incentivare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, ossia: la ricerca, la Pubblica Amministrazione, l’istruzione e le imprese.

Per ciascuno di questi settori, il documento propone obiettivi di medio e lungo periodo da raggiungere, diversificando i target a seconda delle specifiche esigenze che ciascuna macro-area presenta.

Con specifico riguardo alla Pubblica Amministrazione, rinviando alla lettura integrale del documento per approfondire altri aspetti, la Strategia ribadisce l’importanza di introdurre sistemi di intelligenza artificiale nel funzionamento della macchina amministrativa.

Infatti, l’I.A. ha un enorme potenziale sia in termini di efficientamento dell’attività amministrativa, sia per rendere i servizi resi dalla P.A. più vicini alle concrete esigenze dei cittadini.

L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nella pubblica amministrazione richiede, da un lato, soluzioni omogenee su scala nazionale, onde evitare diversificazioni su basi territoriale, dall’altro lato, e in ossequio alla discrezionalità che – pur sempre – connota l’attività della pubblica amministrazione, sarà necessario individuare i margini entro i quali gli enti possano effettuare in autonomia scelte di innovazione.

L’uso di sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito di processi amministrativi richiede necessariamente un approccio multidisciplinare che sappia coniugare questa nuova tecnologia con l’esigenza di garantire qualità dei servizi, la privacy e la tutela dei dati personali; occorrerà, inoltre, provvedere alla formazione del personale e al reperimento di figure specializzate.

Le infrastrutture digitali della P.A. dovranno arricchirsi di tecnologie e strumenti software basati su IA per l’interoperabilità, la tracciabilità delle fonti, la loro credibilità, accuratezza, e pertinenza; dal punto di vista operativo, poi, sarà necessario che le amministrazioni si dotino di protocolli, basati su misure statistiche, di valutazione della qualità dei servizi in sviluppo e resi, il controllo dei processi decisionali strategici basati su I.A., la prevenzione contro la violazione della proprietà intellettuale e i bias cognitivi in cui può eventualmente incorrere un sistema di I.A. nell’adottare specifiche decisioni.

Inoltre, la Strategia prevede come necessario lo sviluppo di strumenti di strumenti a supporto dei cittadini per garantire l’immediata accessibilità ai servizi.

Infine, il documento propone alcune azioni strategiche da attuare nel settore della Pubblica Amministrazione.

In primo luogo, occorrerà avviare un’analisi verticale delle conseguenze, anche negative, dell’uso di sistemi di IA nel settore pubblico; il frutto di tale analisi dovrebbe essere la predisposizione di linee guida che evidenziano le potenzialità dell’uso di I.A. anche attraverso case study specifici sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo, nel contempo, la conoscenza di “best practices”.

In secondo luogo, assume rilievo il profilo dell’E-procurement che richiederà, non solo un’ampia conoscenza dei prodotti sul mercato, ma anche la capacità di selezionare quelli che assicurino un elevato grado di affidabilità e sicurezza.

Coerentemente con l’obiettivo della Strategia di incentivare lo sviluppo domestico di sistemi di I.A., anche le amministrazioni – oltre all’approvvigionamento di soluzioni già disponibili sul mercato – dovrà anche saper maturare competenze e attivarsi concretamente per svilupparne di proprie.

Anche in questo caso, la predisposizione di apposite linee guida sarà necessaria a garantire la coerenza dei sistemi alla normativa europea e nazionale oltre alla consapevolezza delle esigenze dettate dalle strategie nazionali e riconducibili allo sviluppo di tecnologie in settori altamente critici quali, ad esempio, energia e difesa, intelligence.

L’uso delle I.A. nel settore pubblico dovrà sicuramente tendere a una facilitazione della fruizione dei servizi da parte dei cittadini e delle imprese. L’obiettivo è quello di semplificare l’accesso del cittadino al servizio, mediante, ad esempio, sistemi di compilazione automatica di moduli per i servizi minimi essenziali ovvero l’uso di robotic process automation in specifici ambiti.

Peraltro, le tecnologie di Intelligenza Artificiale giocheranno un ruolo cruciale anche per efficientare i processi interni alla Pubblica Amministrazione.

Sul fronte strettamente amministrativo, potranno essere introdotti sistemi di verifica di conformità di atti o provvedimenti a legge o regolamenti vigenti, oltre a sistemi che siano in grado di fornire feedback e raccomandazioni automatizzate, in particolar modo, nella redazione degli atti da parte dei funzionari e dei dirigenti pubblici.

Infine, l’avvento dell’I.A. all’interno della Pubblica Amministrazione richiederà la promozione di percorsi di formazione e aggiornamento per il personale già in servizio. A tal fine, la Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale prevede l’istituzione in seno alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione uno specifico Dipartimento dedicato all’Intelligenza Artificiale, prevedendo l’attivazione di corsi di formazione post-laurea di eccellenza per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Redazione

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