Cosa riduce il diritto?

Un breve intervento all'inaugurazione del Tar Catania

“La riduzione delle regole, generali e astratte, la riduzione del diritto, fa male/malissimo alla democrazia”

Ho letto questo breve intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 al TAR Catania, alla fine della cerimonia aperta dalla relazione introduttiva del presidente Savasta. Lo condivido qui perché sono i miei due centesimi di contributo al dibattito sul ruolo del diritto – e dei giuristi – in tempi di grandi cambiamenti. Le frasi tra virgolette non sono mie, ma del presidente Maruotti, citate anche, in apertura, dal presidente Savasta. Buona lettura.

C’è un giudice qui.
Un giudice indipendente.
I regimi autoritari odiano i giudici indipendenti.
Perché hanno il vizio di applicare la legge a tutti.
E la riduzione delle regole, generali e astratte, la riduzione del diritto, fa male/malissimo alla democrazia.
Ma cosa riduce il diritto?
Anzitutto la sfiducia;
la riduzione delle occasioni di confronto e di ascolto, aperto e gentile, sul bene pubblico;
la polarizzazione di maniera, il rifiuto della complessità, la semplificazione e la banalizzazione della realtà.
Riduce il diritto:
la cattiva scuola, senza eguaglianza sociale e culturale, comprensione critica e cittadinanza attiva;
riduce il diritto:
la scomparsa delle leggi (e del dibattito pubblico su di esse), sostituite da decreti legge, decreti legislativi, leggi finanziarie con fiducia e leggi provvedimento;
ma anche i comunicati stampa: il diritto svilito a comunicazione, alla sua confezione esteriore: la legge “salva” qualcosa, o “buona” qualcosa;
riducono il diritto:
le bugie dolose di chi ricopre funzioni pubbliche;
i condoni e le sanatorie di ogni genere, che premiano solo chi non segue le regole;
la mancanza di controlli preventivi sull’attività amministrativa;
riduce il diritto: l’intelligenza artificiale applicata acriticamente, in mano a pochi giganti della tecnologia;
Riduce il diritto ogni scelta pubblica che non sia “chiara e comprensibile”.
Il diritto, è stato detto, vuole “evitare che il singolo si senta solo”.
Non succederà, finché ci sarà
un giudice qui,
un giudice indipendente.

Qui il video dell’intervento, della durata di 2 minuti.

Carmelo Giurdanella

Avvocato amministrativista, si occupa di contenzioso, consulenza e formazione, ha quattro figli, una moglie che dopo la pensione ha scoperto la passione per il pane di casa e la pittura, una importante passione per il running, per il sociale e per la (buona) innovazione. Negli anni ha contribuito a far nascere uno studio legale, un centro studi e una rivista online. scrivetegli a avv@giurdanella.it o mandategli un messaggio whatsapp al 3517328985