Parere 16 gennaio 2002 del prof. Caianiello

L’ex Presidente della Corte Costituzionale Vincenzo Caianiello, su richiesta del presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Donato Bruno (Forza Italia), ha consegnato, il 16 gennaio 2002, il proprio parere sulla risoluzione del conflitto di interessi riguardante le proprietà del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

– Il parere è così articolato:

1) Premessa. La natura del problema. 2) Gli interessi coinvolti. 3.1) La cessione imposta per legge. 3.2) Segue. La proposta della cessione imposta o, in alternativa, dell’espropriazione contrasta con la Costituzione della Repubblica. 3.3) Segue. La proposta della cessione imposta o, in alternativa, dell’espropriazione offre un rimedio eccessivo rispetto allo scopo. 3.4) Segue. La proposta della cessione imposta o dell’espropriazione non offre un rimedio risolutivo. 4) Il “blind trus” non è istituto utile a disciplinare il “conflitto di interessi”. 5)Il disegno di legge dei Governo,. L’istituzione di una Autorità indipendente per l’esercizio di una vigilanza sugli atti di Governo. Profili di incostituzionalità; inconvenienti; difficoltà di pratica applicazione. 6) La soluzione che si propone: duplice controllo svolto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

– Questi i punti essenziali delle soluzione proposta dal professore Caianiello:

a) Divieto per l’interessato di ingerirsi nella gestione diretta dell’impresa.

L’interessato deve restare mero proprietario dell’impresa (individuale o societaria che sia), senza assumere personalmente compiti di amministrazione (come accade negli altri Paesi di cui si farà cenno nel paragrafo 1).

b) La previsione di un sistema di adeguata pubblicità sulla proprietà, sulla titolarità di beni, aziende ed, in definitiva, sugli interessi economici di chi assume cariche di Governo, mediante l’obbligo di rendere una dichiarazione ad hoc.

c) La previsione di un controllo speciale e qualificato, rimesso all’Autorità garante della concorrenza e dei mercato (nota da noi come Autorità antitrust) che appare sufficiente a garantire massima trasparenza ed imparzialità suoi effetti dell’azione di Governo.

Si tratta di un controllo che registra effetti in conseguenze delle scelte governative, ed è volto ad impedire qualsivoglia interferenza tra interesse pubblico ed interesse privato.d) La previsione di un controllo speciale e qualificato, rimesso all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, tale da assicurare correttezza, completezza ed imparzialità dell’informazione, controllo da esplicarsi dal basso verso l’alto per evitare forme ingiustificate di sostegno privilegiato per il governo.

e) L’eventuale rafforzamento dei poteri sanzionatori (verso le imprese) e di segnalazione ed informativa al Parlamento.



(19 gennaio 2002)

Redazione

Lo studio legale Giurdanella & Partners dedica, tutti i giorni, una piccola parte del proprio tempo all'aggiornamento del sito web della rivista. E' un'attività iniziata quasi per gioco agli albori di internet e che non cessa mai di entusiasmarci. E' anche l'occasione per restituire alla rete una parte di tutto quello che essa ci ha dato in questi anni. I giovani bravi sono sempre i benvenuti nel nostro studio legale. Per uno stage o per iniziare la pratica professionale presso lo studio, scriveteci o mandate il vostro cv a segreteria@giurdanella.it