Ministro per L’innovazione e le Tecnologie
Comunicato stampa del 8 febbraio 2002
Oggi, con l’incontro al Viminale tra Ministero dell’Interno e Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie ha preso il via la seconda fase del progetto Carta d’Identità Elettronica (CIE).
La prima fase, di sperimentazione, ha visto coinvolti 83 Comuni italiani con l’emissione di circa 170 mila carte.
Entro la metà del 2003 – questo è l’obiettivo del Governo – verranno rilasciate tre milioni di smart card, equamente divise tra Carta d’Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
La seconda fase del progetto – che non si limita più alla sperimentazione, ma vedrà l’utilizzo vero e proprio della carta – coinvolgerà una trentina di Comuni italiani – tra cui Avellino, Catanzaro, Foggia, Mantova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Viterbo e Trieste – di estensione territoriale e demografica diversa.
All’incontro erano presenti il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, il Sottosegretario all’Interno Antonio Dalì, il Prefetto Sabato Malinconico, il capo della Polizia Giovanni De Gennaro e il Direttore dell’Anci Fabio Melilli. Il Ministro Stanca e il Sottosegretario Dalì hanno sottolineato come il progetto CIE, sotto la responsabilità del Ministero dell’Interno e coordinato sotto il profilo tecnico dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, costituisca “il punto focale del nuovo sistema Italia, quale azione di ammodernamento del Paese voluta dal Governo”.
La CIE è una smart card multi-tecnologica destinata a sostituire progressivamente la tradizionale Carta d’Identità. E’ una tessera di plastica (delle dimensioni di un bancomat) con una banda ottica (potenzialmente in grado di memorizzare una grande quantità di dati e con un elevato livello di sicurezza) e un microprocessore crittografico da 16 kb per l’utilizzo come “carta servizi”.
La carta contiene i dati identificativi del cittadino: sono stampati sul supporto plastico, visibili in chiaro sulla banda ottica e memorizzati in forma elettronica nella stessa banda ottica e nel microprocessore.
Per rendere più vicino l’accesso ai servizi online delle amministrazioni è stata progettata la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), che anticipa le funzioni elettroniche della CIE e contestualmente ammortizza i tempi di diffusione di quest’ultima (6-7 anni prima che sia in mano di tutti i cittadini).
Risolto il problema di accesso alla rete, con questi strumenti il possessore della CIE potrà essere identificato, sia fisicamente che elettronicamente, godendo dei più alti standard di sicurezza. Al termine del progetto, previsto per la fine del 2006, 40 milioni di italiani saranno dotati della Carta di Identità Elettronica. Tale progetto si configura come il più avanzato in Europa.
Mercoledì 13 febbraio, nel corso della riunione del Comitato interministeriale per la Società dell’Informazione – che sarà presieduto dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca e il Sottosegretario Antono Dalì, in rappresentanza del Ministro dell’Interno Claudio Scajola, presenteranno il progetto sulla Carta d’Identità Elettronica.