Un nuovo programma di due prigioni di massima sicurezza giamaicane potranno navigare su internet e produrre dei propri video musicali.
Questo avverrà all’interno di un programma chiamto “Reverence for Life” che prevede attività creative come danza e canti gospel. I partecipanti al programma si esibiscono poi in chiese locali e il loro buon comportamente consente anche di poter lavorare e vedere i familiari.
Ora il governo ha deciso di introdurre anche i computer ritenendo che “Le tecnologie digitali offriranno quelle conoscenze che potranno rendere i detenuti dei cittani utili alla società sia all’interno che all’esterno delle prigioni”, come ha affermato Camella Rhone, direttore del ministero dell’Industria, del Commercio e delle Tecnologia giamaicano.
Il progetto nasce in collaborazione con l’Università di Harvard che potrà studiare le prigioni come un laboratorio.
Gli studiosi di Harvard hanno assistito ad un concerto dal vivo nella prigione di Tower Street, fondata nel diciassettesimo secolo durante il periodo del commercio di schiavi.
I computer verranno inizialmente installati nel più moderno e igienico South Camp. Infatti la prigione di Tower Street al momento dovrebbe preoccuparsi di più delle condizioni igieniche che sono, nonostante le recenti riforme, in “condizioni disumane e degradanti” secondo quanto sostenuto dal rapporto di Amnesty International del 2001.