A seguito della divulgazione di notizie riguardanti il fratello di Samuele ed in riferimento al quadro di norme espressamente ricordate nel comunicato del Garante del 25 marzo scorso (codice deontologico dei giornalisti, Carta di Treviso e specifiche disposizioni penali), con il quale gli organi di informazione sono stati richiamati all’assoluto rispetto della riservatezza del minore e alla necessaria salvaguardia della sua personalità, l’Autorità ha ritenuto di dover avviare accertamenti sulla vicenda di Cogne per il modo in cui sono state divulgate alcune notizie riguardanti Davide Lorenzi, in particolare nei confronti della trasmissione “Porta a Porta” del 28 marzo e del quotidiano “La Repubblica” di oggi, anche in relazione all’incontro con la madre arrestata. Il Garante si riserva di adottare i provvedimenti del caso.
Nel comunicato del 25 marzo, il Garante aveva sottolineato come “anche in casi di grande rilevanza pubblica, come è la vicenda di Cogne, il codice di deontologia dei giornalisti pone particolari vincoli per gli organi di informazione relativamente alla pubblicazione di notizie riguardanti minori comunque coinvolti in fatti di cronaca. Anche nel caso di specie, quindi, la pubblicazione di informazioni sul minore può porsi in contrasto con la necessità di garantire un armonico sviluppo della personalità del bambino e con l’esigenza di evitare influenze gravi sulla sua crescita”.
(dal Comunicato stampa del Garante, del 29 marzo 2002)