Il Ministro Lucio Stanca ed il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Enzo Ghigo hanno firmato il 21 marzo 2002 il protocollo d’intesa che istituisce la Commissione permanente per l’Innovazione e le Tecnologie. Con questa iniziativa si rafforza in modo significativo la collaborazione a livello nazionale sulle politiche di sviluppo della Società dell’Informazione e dell’e-government.
La Commissione sarà costituita da un Comitato strategico e da un Comitato tecnico.
Il Comitato Strategico è l’organo che determina gli indirizzi per lo sviluppo della società dell’informazione e l’e-government nel territorio Italiano. E’ composto dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie, i Presidenti e gli assessori di riferimento delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Il Comitato tecnico ne costituisce il braccio operativo. E’ composto da un rappresentante per ciascuna Regione e per le Province autonome di Trento e Bolzano scelti tra i dirigenti dei Sistemi Informativi. Presiede e convoca gli incontri un dirigente del DIT designato dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie. Ai lavori del Comitato partecipa stabilmente un rappresentante del Ministro per gli Affari Regionali e sono invitati a prendere parte all’assemblea, in funzione dei temi all’ordine del giorno, anche rappresentanti di amministrazioni pubbliche, centrali o locali, e di aziende private fornitrici di tecnologie e servizi, nonché studiosi ed esperti degli argomenti in oggetto. La segreteria organizzativa, coadiuvata dal Formez, è affidata all’ Ufficio Sviluppo e-Government Regioni ed Enti Locali del DIT.
La Commissione, in definitiva, fungerà da snodo per i rapporti con le Amministrazioni centrali sulle politiche di settore collegate a questi temi; inoltre avrà un ruolo attivo nell’avvio dei progetti relativi al 1° avviso di selezione, nonchè nella preparazione del nuovo piano di e-government 2003-2005.
Qui di seguito il “Protocollo d’intesa per l’istituzione della Commissione Permanente sull’innovazione e le tecnologie”, in cui, fra l’altro, è possibile analizzare gli obiettivi e le modalità di funzionamento della Commissione Permanente.
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Protocollo di Intesa per la istituzione della Commissione Permanente sull’innovazione e le tecnologie
il Ministro per l’innovazione e le tecnologie e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni
VISTO il DPCM 9 agosto 2001 di delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di innovazione e tecnologie al Ministro senza portafoglio dott. Lucio Stanca;
CONSIDERATI i temi discussi e le esigenze emerse nell’incontro tra il Ministro Lucio Stanca e i Presidenti e rappresentanti delle Regioni tenutosi presso la Presidenza del Consiglio l’11 luglio 2001;
CONSIDERATO che, per dare un forte impulso all’economia e alla modernizzazione del Paese mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è indispensabile una strategia complessiva integrata e coordinata tra Amministrazioni dello Stato, Regioni ed Enti locali.
CONSIDERATO il ruolo delle Regioni nell’indirizzo e nella programmazione delle politiche di sviluppo territoriale e delle numerose competenze già trasferite e in via di trasferimento ad esse ed alle Autonomie Locali;
convengono di istituire la
Commissione Permanente sull’innovazione e le tecnologie
Art. 1
Missione
1. La Commissione ha lo scopo primario di promuovere, nei governi regionali, la massima attenzione e conoscenza sui temi della società dell’informazione e la definizione e attuazione di politiche efficaci e strategie coerenti per il suo sviluppo in Italia e, in specifico, per l’innovazione e l’efficienza dei servizi pubblici ai cittadini, alle imprese e alla collettività.
2. Per conseguire tali obiettivi, la Commissione dovrà garantire, in primo luogo, una efficace cooperazione tra le Regioni e il Ministro per ’innovazione e le tecnologie relativamente a:
a) la definizione delle politiche di settore per lo sviluppo della società dell’informazione a livello regionale e nazionale nei diversi ambiti settoriali (economia, fiscalità, scuola e formazione, sanità, turismo, cultura, trasporti, ecc.), anche in relazione alle nuove funzioni di governo assegnate alle regioni.
b) la definizione e l’attuazione dei principali progetti strategici per l’innovazione dei servizi delle p.a. centrali e locali (e-government) sia in relazione alle infrastrutture (rete nazionale, reti regionali, carta nazionale dei servizi, ecc.) sia in relazione ai servizi per cittadini e imprese (portali nazionali e locali, portali tematici, ecc).
c) la definizione e la promozione di standard architetturali e tecnologici per garantire, nell’attuazione dei progetti, la coerenza tra amministrazioni centrali, regioni ed enti locali, assicurare l’interoperabilità dei servizi a livello nazionale e promuovere il riuso delle soluzioni.
d) Il sostegno allo sviluppo dei piani regionali per la società dell’informazione e la verifica della loro evoluzione nel tempo in base a indicatori quantitativi e qualitativi, anche nel quadro delle iniziative di benchmarking promosse dalla Commissione Europea per l’attuazione del programma eEurope.
L’informazione prodotta e condivisa nell’ambito delle attività della Commissione verrà organizzata e pubblicata in un Rapporto annuale sulla società dell’informazione nelle Regioni d’Italia.
3. La Commissione dovrà, in secondo luogo, svolgere una funzione istruttoria rispetto ad iniziative da sottoporre a momenti decisionali in sede di Conferenza Stato-Regioni e in sede di Comunità Europea:
a) identificando e segnalando obiettivi che si ritiene importante conseguire mediante azioni, promosse congiuntamente, di studio e analisi, definizione di standard e regole, sviluppo di progetti pilota e sperimentali, comunicazione pubblica, formazione, ecc.;
b) identificando istanze e proposte comuni per la Commissione Europea; verificando i principali progetti e iniziative promossi congiuntamente dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dagli Enti locali, nell’ambito delle politiche per l’e-government e delle politiche di settore per la società dell’informazione.
4. La Commissione avrà infine il compito di trasmettere un’informazione qualificata ai propri componenti rispetto alle iniziative e agli sviluppi delle attività dell’Unione Europea sulla società dell’informazione di interesse specifico delle Regioni e degli Enti locali, di promuovere il coordinamento delle eventuali proposte progettuali di Regioni e Enti locali italiani ai programmi di finanziamento europei e di agire per facilitarne l’approvazione in sede comunitaria.
Art. 2
Caratteristiche e modalità di funzionamento
La Commissione è costituita da un Comitato strategico che determina gli indirizzi e ne verifica l’attuazione e da un Comitato tecnico che agisce a livello operativo.
La Commissione opera sulla base di una agenda dei lavori semestrale, che viene concordata in occasione di apposite sessioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, tenute con analoga cadenza (due all’anno) e dedicate specificamente al confronto sulle problematiche politicostrategiche
per lo sviluppo della società dell’informazione in Italia e alla verifica dei risultati raggiunti.
A dette sessioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni partecipano i rappresentanti politici – Presidenti e Assessori di riferimento – delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e il Ministro per l’innovazione e le tecnologie, che compongono congiuntamente il Comitato strategico della Commissione permanente.
Il Comitato tecnico è composto dai Direttori Generali e Responsabili dei servizi di riferimento delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e da un Dirigente designato dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie. Quest’ultimo presiede anche il Comitato e ne convoca le riunioni. Il Comitato tecnico si riunisce ogni 2 mesi e organizza i propri lavori sulla base degli indirizzi approvati dal Comitato strategico, tramite Gruppi di lavoro dedicati a temi e problematiche specifici. I Gruppi di lavoro sono coordinati da membri del Comitato tecnico, che li nomina di volta in volta. La frequenza degli incontri dei Gruppi di lavoro è definita autonomamente, secondo i propri obiettivi e necessità.
Alle attività e agli incontri della Commissione permanente, oltre a un rappresentante del Ministro per gli affari regionali, potranno essere chiamati a partecipare, in funzione degli argomenti in esame e delle necessità, rappresentanti, dirigenti ed esperti di:
· altre amministrazioni centrali dello Stato;
· altri assessorati e direzioni generali delle amministrazioni regionali e degli enti locali;
· aziende fornitrici di tecnologie e servizi e loro organismi di rappresentanza.
Art. 3
Segreteria
Le funzioni di segreteria della Commissione – convocazione riunioni e preparazione sale, reperimento, riproduzione e distribuzione documentazione, verbalizzazione incontri, gestione di un ambiente Web dedicato, appositamente progettato e ad accesso riservato – sono garantite dal Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, in collaborazione con gli organismi di assistenza alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni.
Roma, 21 marzo 2002
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca
Il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome Enzo Ghigo