I giorni 11 e 12 settembre 2004 presso il Palanaxos, nella splendida cornice di Giardini Naxos, si è tenuta la III edizione della “Internet, Music & Law Conference 2004”, convegno giuridico dedicato alla musica on line e alle problematiche ad essa connesse.
L’evento, promosso da alcune delle più importanti riviste telematiche, fra cui Diritto & Diritti (www.diritto.it), Telejus (www.telejus.org) e Netjus (www.netjus.org) ha avuto il merito di coinvolgere non solo numerosi giuristi, esperti in materia e importanti operatori economici del settore, ma anche chi la musica la fa, artisti che hanno portato la loro testimonianza diretta sull’impatto che la musica in rete ha prodotto sulla loro professione.
Tra i temi affrontati, le licenze e, più in generale, gli strumenti legali volti a favorire la diffusione delle opere musicali sul Web. Particolarmente interessante, in tale ambito, è stato l’intervento del Prof. Bernt Hugenholtz, esperto in diritto della proprietà intellettuale, direttore dell’Istituto di diritto informatico (IviR) presso l’Università di Amsterdam, il quale ha parlato delle cd. licenze Creative Commons, sottolineandone i pregi e le caratteristiche. Si tratta di undici diversi tipi di licenze, create da una equipe di giuristi dell’Università di Standford, di Harvard e del MIT sul modello della licenza open-source GNU-GPL, con l’obiettivo di facilitare la diffusione in rete di opere dell’ingegno, come testi, filmati o brani musicali, permetterne lo scambio e la riproduzione nel rispetto delle limitazioni, precedentemente imposte dall’autore e previste nella specifica licenza Creative Commons adottata. Tale strumento, da un lato consente all’autore dell’opera creativa di tutelarla legalmente e, dall’altro, concede ai fruitori delle stesse maggiori libertà in termini di utilizzo e di modifiche.
Il Convegno ha vissuto anche un momento di approfondimento dei profili pubblicisitici della questione. Sulla difficile composizione dell’interesse pubblico con le dinamiche sociali ed economiche legate alla fruizione della musica on line ed, in particolare, sul ruolo che la SIAE riveste, si sono incentrati gli interventi del Dott. Manlio Mallia, Direttore Ufficio Multimedialità SIAE, e degli avvocati Carmelo Giurdanella ed Elio Guarnaccia, Studio legale Giurdanella ed Associati, in qualità di giuristi esperti della materia.
La discussione relativa allo stato dell’arte negli ordinamenti interni, e in particolare in quello italiano, si è poi concentrata sul Decreto Legge Urbani e sull’iter normativo che ha portato alla sua conversione, nonché sulle polemiche che accompagnano oramai da mesi la vicenda, anche in considerazione dell’eccessiva rigidità delle disposizioni in esso contenute.
A voler tirare le somme della due giorni di Giardini Naxos per quanto attiene alla situazione peculiare del nostro ordinamento in materia di musica on line e diritto d’autore, bisogna rilevare che, nell’attesa che la Commissione nominata dal Ministro Stanca porti a termine il processo di revisione della suddetta normativa, oggi di fatto rimasta inapplicata, non resta che sperare che la nuova disciplina sappia sfruttare le potenzialità dell’ICT e giungere così ad una soluzione che contemperi gli opposti interessi in gioco, nella consapevolezza dell’apporto positivo che le nuove tecnologie possono fornire, se correttamente utilizzate, al sistema della proprietà intellettuale.