L’ 8 e 9 Ottobre il Circolo Giuristi Telematici (www.giuristitelematici.it) ha realizzato a Otranto un importante convegno su firme elettroniche e digitali per l’e-commerce e l’e-government. L’evento, svoltosi nel quadro delle iniziative promosse dal “Corso di Alta Formazione in Diritto & Commercio Elettronico Internazionale”, è stato patrocinato del Ministero delle Attività Produttive e dell’Ordine degli Avvocati di Lecce.
L’uso della firma digitale e dell’e-mail ed il loro valore dal punto di vista giuridico; la necessità di garanzie da parte della Pubblica Amministrazione, dell’Impresa e del Professionista nell’utilizzo di questi nuovi strumenti informatici; i problemi relativi al trattamento dei dati personali: sono state le tematiche più rilevanti messe a fuoco dai relatori del convegno di Otranto.
A monopolizzare l’attenzione degli esperti e degli operatori di settore partecipanti ai lavori del convegno è stato l’intervento del Prof. Jos Dumortier,
Docente presso l’Interdisciplinar Centre for Law & Information Technology dell’Università di Leuven, ed autore dello studio sull’applicazione della
direttiva 1999/93/EC in Europa. Il Prof. Dumortier, attraverso una analisi comparata delle discipline giuridiche occidentali sulle firme elettroniche, ha ricostruito la genesi normativa di questi strumenti nella legislazione comunitaria ed ha valutato le loro prospettive applicative per il futuro prossimo arrivando ad affermare che, contrariamente a quanto comunemente si crede in Europa, “non si può negare efficacia legale a una firma elettronica solo in considerazione del fatto che non è qualificata”, e che, pertanto “il concetto di firma elettronica “qualificata” è solo temporaneo, utile soprattutto per collegare un periodo di transizione”.
Nel quadro di un convegno, quale quello di Otranto, di taglio decisamente privatistico, si è distinto l‘intervento dell’Avvocato Carmelo Giurdanella, Studio legale Giurdanella ed Associati, per essere stato l’unico a concentrarsi sull’utilizzo delle firme digitali ed elettroniche nell’e-government e, più in generale, nella attività delle amministrazioni pubbliche. Dopo aver posto l’accento sugli effetti che il ridimensionamento legislativo operato dalla direttiva 93/93/CE ha prodotto sull’impiego della firma digitale in Italia, l’avvocato Giurdanella è poi giunto alle novità introdotte con lo schema di DPR sulla posta elettronica certificata, immaginando che tali stravolgimenti normativi potranno portare, nel breve periodo, ad un impiego diverso della firma digitale nella P.A., scomparendo il suo ruolo di front office, ma rafforzando il ruolo, peraltro sempre più centrale, nelle attività di back office.