Chiamata a raccolta del Software Open Source per la Pubblica Amministrazione

Il quadro strategico e normativo.

Le politiche di e-Government sono ormai giunte ad una fase più matura e consapevole. L’obiettivo oggi è ancora quello di proseguire nella strada della digitalizzazione pubblica, tuttavia non più intesa come fine, bensì come strumento di un più ampio progetto di semplificazione amministrativa, che miri al rafforzamento dei principi costituzionali di efficienza, efficacia ed economicità.

Ora, punto nodale di tali politiche è certamente il software pubblico: le caratteristiche tecniche, l’ interoperabilità, le modalità di acquisizione, i costi, la riusabilità.

È proprio nella direzione del riuso del software – istituto oggi incentivato anche dal Codice dell’Amministrazione Digitale – che di recente si è mosso il Cnipa, bandendo un finanziamento a favore di progetti di riusabilità del software già sviluppato ed implementato nelle P.A.. Il bando, pubblicato in G.U. 27 ottobre 2004, n. 253, scade il 9 luglio 2006.

Insieme al riuso, il nuovo Governo ha di recente manifestato l’intento di incentivare l’Open Source Software. L’impegno assunto è quello di tradurre in pratica le – ancora rare – dichiarazioni di principio in favore della diffusione del software a codice sorgente aperto nelle amministrazioni, cosa che garantirà maggiore funzionalità e, soprattutto, allevierà la dipendenza dalle onerose licenze commerciali.

L’iniziativa del DAE.

Per questa ragione, in attesa delle prime iniziative istituzionali, ormai imminenti, gli organizzatori del DAE 2006 reputano opportuno quest’anno incentivare e stimolare la diffusione dell’open source nella P.A., dando spazio e visibilità a tutti i progetti a codice sorgente aperto, già implementati o in corso di sperimentazione, che imprese e pubbliche amministrazioni vorranno presentare al convegno.

Come è noto, il DAE, Convegno Nazionale sul “Diritto Amministrativo Elettronico” è un appuntamento ormai consolidato nel panorama dell’e-Government italiano. Il convegno, giunto quest’anno alla quinta edizione, è patrocinato dal Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie, vede la partecipazione dei più prestigiosi giuristi esperti di diritto pubblico dell’informatica, nonché delle amministrazioni e delle imprese più attive del settore.

Come partecipare.

Si invitano a farsi avanti dunque le imprese, le Regioni e gli Enti Locali che stanno utilizzando o sperimentando progetti basati su software Open Source, al fine di dare visibilità al loro lavoro e ai loro progetti. Le richieste di partecipazione dovranno pervenire allo Studio Legale Giurdanella – direzione scientifica del convegno – entro e non oltre il 15 giugno 2006, per e-mail (dae@cesda.it), telefono (095 7223878), o fax (095 6113110).

Vagliate le richieste, verranno accettati i progetti che effettivamente utilizzano tecnologie open source, e che possano avere un’effettiva utilità per le pubbliche amministrazioni. Quanto alla tipologia, saranno privilegiati i software relativi al rapporto telematico tra amministrati e P.A. (sportelli unici telematici, carte elettroniche di riconoscimento, servizi, pagamenti on line, ecc.).



I progetti Open Source al DAE 2006.

Ad ogni progetto accettato verranno riservati specifici spazi all’interno del convegno – a Catania, 30 giugno e 1 luglio 2006 – spazi da concordare con i referenti del progetto stesso. Sarà infatti possibile tenere una relazione all’interno del programma scientifico del DAE, in cui i referenti potranno descrivere le caratteristiche e le funzionalità del progetto OS, e un mini stand con materiale divulgativo relativo al progetto.

In ogni caso, verrà predisposta una pagina del sito web ufficiale del DAE (www.cesda.it/dae) dedicata a tutti i progetti partecipanti, con una breve descrizione del progetto ed il link al sito dell’ente di riferimento. Inoltre, a chiusura del DAE, verrà predisposto un comunicato stampa sutti i progetti OS presentati al DAE.

Redazione

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