Il venti luglio scorso è stata presentata al Parlamento dal Presidente dell’AGCOM, Corrado Calabrò, la relazione annuale sull’attività svolta dall’autorità nell’ultimo anno e sul programma di lavoro per il prossimo anno.
Dalla relazione dell’autorità di controllo italiano emerge chiaramente l’importanza ormai assunta nello scenario economico mondiale dall’industria delle telecomunicazioni. Nel 2005 è stata registrata in tutto il mondo una crescita in questo settore del 4,7% per un giro di affari pari a 900 miliardi di euro annui; in questo contesto in l’Italia, in controtendenza rispetto alla generale stagnazione economica, il mercato delle telecomunicazioni ha avuto una crescita del 4,3% per un giro di affari complessivo di più di 36 miliardi di euro.
Primo mercato per fatturato si è confermata la telefonia mobile che già da due anni ha superato il giro di affari della telefonia fissa. Secondo il Garante anche nel 2005 sarebbe proseguito il processo virtuoso di riduzione dei prezzi della telefonia mobile e fissa; a fronte di un’inflazione attestatasi intorno all’1,9% i prezzi della telefonia sarebbero diminuiti dello 0,6%. Complessivamente nel periodo compreso tra il 1998 ed il 2005 si sarebbe registrata una riduzione del 15% del prezzo dei servizi di telefonia a fronte di un aumento medio dell’indice dei prezzi al consumo del 17%.
L’Italia appare avere assunto nel contesto internazionale lo status di paese leader nella promozione di servizi ad innovativo contenuto tecnologico. In particolare nell’ultima relazione della Commissione Europea sullo stato delle comunicazioni elettroniche in Europa viene sottolineata l’importanza delle misure pro-competitive adottate dall’autorità di controllo nazionale.
Tuttavia a fronte di questi importanti risultati viene segnalata l’arretratezza del sistema delle grandi e piccole imprese italiane che non investono nell’innovazione, sfruttando appieno i vantaggi consentiti dalle nuove tecnologie. Per favorire il contrasto del Digital Divide l’Autorità si è impegnata ad intervenire affinché la connessione ADSL raggiunga tutto il territorio nazionale (attualmente risulta privo di copertura il 20% del paese) e, contemporaneamente, si realizzi una riduzione dei canoni di abbonamento al servizio.
Secondo AGCOM la banda larga deve essere “uno dei principali vettori di progresso di un Paese, un motore che promuove lo sviluppo dell’intero sistema produttivo nazionale”. Proprio per tale motivo appare inaccettabile il ritardo accumulato dall’Italia nel settore della connessione a banda larga senza fili denominata Wi-Max.
Risulta confermata la posizione dominante di Telecom nei mercati delle reti fisse. Al fine di mitigare il contrasto di recente ingeneratosi tra l’incumbent e gli operatori alternativi l’Autorità ritiene necessario rivedere le regole stabilite in materia di doveri di trasparenza e non discriminazione nelle attività connesse al ruolo di Telecom Italia nei mercati wholesale e retail, stabilendo il principio della separazione tra servizi regolati e non regolati e prevedendo funzioni di governance e di controllo indipendente.
Riportiamo di seguito l’indice della relazione annuale dell’AGCOM. Selezionando i titoli dei vari capitoli è possibile scaricare i relativi pdf.
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Autorità per le garanzie nelle comunicazioni |
Presentazione del Presidente dell’Autorità
1. Il sistema delle comunicazioni nel mondo, in Europa e in Italia
1.1. Nel Mondo e in Europa
1.1.1. Le telecomunicazioni
1.1.2. L’audiovisivo
1.2. In Italia
1.2.1. Le telecomunicazioni
1.2.2. La televisione
1.2.3. La radio
1.2.4. L’editoria
1.2.5. La pubblicità
1.2.6. L’evoluzione del quadro normativo
2. Gli interventi dell’Autorità
2.1. Le analisi dei mercati di comunicazione elettronica
2.2. La telefonia fissa
2.3. La telefonia mobile
2.4. Internet
2.5. Le sanzioni nei settori delle telecomunicazioni e Internet e il contenzioso tra gestori
2.6. La televisione
2.7. La pubblicità
2.8. I sondaggi
2.9. La tutela dei minori
2.10. Il Registro degli operatori di comunicazione e l’Informativa economica di sistema
2.11. I rapporti con i consumatori e gli utenti
2.12. La tutela giurisdizionale
2.13. Il conflitto di interessi
2.14. La par condicio e il pluralismo dell’informazione
3. I rapporti istituzionali dell’Autorità
3.1. I rapporti internazionali
3.2. I rapporti con le Istituzioni nazionali
3.3. I rapporti con il Ministero delle comunicazioni
3.4. I rapporti con i Comitati regionali per le comunicazioni
3.5. I rapporti con le Università e gli Enti di ricerca
3.6. Il Consiglio nazionale degli utenti
3.7. La Guardia di Finanza e la Polizia postale e delle comunicazioni
4. L’organizzazione dell’Autorità
4.1. L’organizzazione dell’Autorità e la gestione delle risorse umane
4.2. Il Comitato etico
4.3. Il sistema dei controlli
4.4. Il bilancio
4.5. Servizi di documentazione
4.6. Informazioni ufficiali e sito web