Si e’ svolta a Roma, lo scorso 12 ottobre, una consultazione
pubblica sulla governance di Internet, in vista della prossima riunione del
Forum sulla Governance di Internet, iniziativa avviata dal
Segretario
Generale delle Nazioni Unite a seguito del World Summit on Information Society
tenutosi a Tunisi nel novembre 2005.
Alla fine del mese di ottobre, ad Atene, le grandi tematiche in discussione
saranno quattro: libertà di espressione, sicurezza, rispetto delle diversità e
accesso per tutti.
Nell’intervento di apertura, Nicolais, Ministro
per le
Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, si è soffermato sul
rapporto tra Pubblica Amministrazione e nuove tecnologie:
"Nella Pubblica Amministrazione … fino ad oggi, abbiamo utilizzato la
società dell’informazione
per intervenire su piccoli processi, per modificare processi che erano stati
sviluppati e, in qualche modo, codificati in un momento in cui
esisteva solamente un sistema cartaceo di comunicazione. Oggi abbiamo bisogno,
sostanzialmente di ripensare tutti i processi, abbiamo bisogno sostanzialmente
di re-ingegnerizzare le procedure, perché la modernizzazione della Pubblica
Amministrazione non può avvenire attraverso un processo di sostituzione
di parti, ma attraverso un processo di fondamentale cambiamento di tutte le procedure.
Bisogna pensare al futuro avendo in mente le nuove tecnologie: per esempio, la
comunicazione basata sulla carta deve lasciare il posto a un sistema diverso
per comunicare, per trasferire servizi, per operare tra pubbliche amministrazioni".
Questo il testo integrale dell’intervento.
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Consultazione pubblica sulla governance di Internet
Roma, 12
ottobre 2006
Intervento di Luigi Nicolais
"E’ veramente con grande piacere che apro i lavori di questa assise
dedicata
alla
discussione delle grandi questioni del futuro di Internet.
Di questi temi si discute da anni in ambito internazionale, con interesse sempre
crescente: le Nazioni Unite hanno già organizzato due Summit che si
sono tenuti a
Ginevra nel 2003 e poi a Tunisi nel 2005, e in ogni Paese si è attivato
un vivo
dibattito.
L’avvio di un Forum internazionale sulla governance di Internet mostra
quanto sia
diffusa e sentita nel mondo l’esigenza di definire regole che sovrintendano
al
funzionamento della Rete in tutti i suoi aspetti: dalla dimensione dei diritti
umani e
delle libertà fondamentali, sino a quella della tecnologia e dell’economia.
Siamo infatti in un momento cruciale perché già oggi, e ancora
più nel futuro,
Internet rappresenta il motore della società dell’informazione;
un fattore abilitante
per lo sviluppo, la crescita e la democratizzazione della società, anche
quella dei
paesi meno avanzati; un’infrastruttura critica che deve essere salvaguardata,
difesa
e indirizzata per assicurare un ulteriore sviluppo nell’interesse di
tutti.
La Rete è davvero parte delle nostre vite, della nostra economia e dei
nostri diritti e
la stabilità, la sicurezza, la libertà e la disponibilità di
essa nel futuro devono
rientrare tra le nostre priorità strategiche nel medio e nel lungo periodo.
Giungere ad una “visione comune” della Rete è ovviamente
un obiettivo arduo. Ma
proprio per la necessità di un confronto mondiale su questi temi occorre
riconoscere
l’importanza dell’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite e del
primo appuntamento
del Forum che si svolgerà ad Atene a fine ottobre.
L’obiettiva difficoltà di giungere a risultati condivisi deve
inoltre diventare un
ulteriore stimolo all’impegno e alla responsabilità di ciascun
governo nella
definizione delle rispettive posizioni.
E’ proprio in questa ottica che – costruendo sulla positiva esperienza
fatta nella
preparazione della nostra partecipazione al Summit di Tunisi – abbiamo deciso
di
avviare un’ampia consultazione pubblica mirata a raccogliere le idee
e i
suggerimenti della comunità di Internet e di tutti i cittadini interessati
al futuro
della Rete.
L’assise di oggi è un momento importante, un’occasione effettiva
di scambio di idee
e di dibattito. Ma altrettanto importante è la consultazione virtuale
che abbiamo
avviato già da una decina di giorni per allargare al massimo il bacino
di raccolta dei
contributi della società civile.
Siamo infatti convinti che su temi di questa portata non si possa prescindere
da una
dimensione partecipativa democratica, inclusiva e centrata sulle persone.
Crediamo molto in questo approccio bottom-up e multistakeholders e siamo anche
convinti che sia il più appropriato per guidarci nella definizione delle
policy della
società dell’informazione.
La partecipazione, la trasparenza dei processi decisionali, la condivisione
della
conoscenza, il confronto tra posizioni differenti sono assunti indispensabili
affinché la società della conoscenza non sia soltanto uno slogan e affinché si
mettano in
moto nel Paese processi di innovazione sostanziali.
Nella Pubblica Amministrazione, per esempio, viviamo un momento di
fondamentale trasformazione. Fino ad oggi, abbiamo utilizzato la società
dell’informazione per intervenire su piccoli processi, per modificare
processi che
erano stati sviluppati e, in qualche modo, codificati in un momento in cui
esisteva
solamente un sistema cartaceo di comunicazione. Oggi abbiamo bisogno,
sostanzialmente di ripensare tutti i processi, abbiamo bisogno sostanzialmente
di
re-ingegnerizzare le procedure, perché la modernizzazione della Pubblica
Amministrazione non può avvenire attraverso un processo di sostituzione
di parti,
ma attraverso un processo di fondamentale cambiamento di tutte le procedure.
Bisogna pensare al futuro avendo in mente le nuove tecnologie: per esempio,
la
comunicazione basata sulla carta deve lasciare il posto a un sistema diverso
per
comunicare, per trasferire servizi, per operare tra pubbliche amministrazioni.
L’organizzazione di questa consultazione pubblica vuole inoltre essere
una chiara
indicazione di metodo: trasparenza del processo decisionale e effettiva
considerazione nel processo di decision-making delle idee e delle proposte
che
provengono dalla società civile.
Prima di lasciare spazio alle vostre idee consentitemi un ringraziamento particolare
a Beatrice Magnolfi che è stata l’ispiratrice di questa iniziativa,
a Stefano Rodotà,
Laura Abba, Vittorio Bertola, Fiorello Cortiana, Matilde Ferraro, Joy Marino,
Antonino Mazzeo e Stefano Trumpy che hanno entusiasticamente accolto il mio
invito ad affiancarci nella preparazione di questa consultazione pubblica e
nella
partecipazione al Forum di Atene.
Un analogo caloroso ringraziamento lo devo al Presidente dell’Autorità Garante
che
ha gentilmente ospitato questa iniziativa; al CNR e alla Società Internet
che hanno
fornito le risorse umane e gli strumenti per realizzare la consultazione virtuale
e lo
streaming di questa assise; a tutti i miei collaboratori che hanno contribuito
a
portare a termine il progetto; e, soprattutto, a voi che di persona o tramite
Internet
avete sottolineato il vostro apprezzamento per l’iniziativa con una partecipazione
così numerosa e così attiva".
Luigi Nicolais
(Roma, 12 ottobre 2006)