QuantumSphere
ha annunciato di avere messo a punto un nuovo tipo di cella
elettrolitica per l’estrazione di idrogeno dall’acqua. Grazie
al ricorso alla nanotecnologia il dispositivo
sarebbe in grado di aumentare dell’ottantacinque per cento
l’efficienza delle attuali celle elettrolitiche, consentendo di
alimentare con acqua distillata una normale autovettura.
Il ritrovato potrebbe dare un impulso fondamentale al decollo della economia dell’idrogeno
pronosticata dall’economista statunitense Jeremy Rifkin. Il primo
prodotto basato sulla nuova tecnologia vedrà la luce
entro il 2008; si tratterà di una batteria non ricaricabile in grado di
produrre cinque volte l’energia elettrica generata da una normale
batteria alcalina.
La QuantumSphere intende anche ridurre notevolmente il costo delle celle a combustibile, utilizzate
per produrre elettricità dall’idrogeno. Il tutto grazie a
nanoparticelle, sfere perfette costituite ciascuna da non più di
duecento atomi, dal diametro compreso tra 16 e 25 nanometri. Le sfere
verranno distribuite sugli elettrodi della cella a combustibile e renderanno
superfluo l’impiego del costosissimo platino.
Prima dell’immissione in commercio delle prime autovetture a idrogeno
la società statunitense ritiene di essere in grado di incrementare del novantacinque per cento l’efficienza delle celle eletrolitiche; il che renderà possibile la produzione casalinga dell’idrogeno ad un prezzo inferiore a quello
dei combustibili fossili.