No all’obbligo di iscrizione all’albo degli abilitati

Con interpellanza presentata lo scorso 17 novembre, a firma dell’onorevole Belisario ed altri, è stato chiesto al Ministro di valutare l’opportunità di rinviare le date per l’espletamento delle prove concorsuali per magistratura e, "nel rinviare la pubblicazione delle date, ritenga di
valutare contestualmente la possibilità di modificare il testo del
bando concorsuale ripristinando, quale requisito di accesso, il
superamento degli esami di avvocato senza necessità di iscrizione
all’Albo
".

. . . . . .

Al Ministro della Giustizia

Interpellanza del 17 settembre 2008

(Onorevoli Belisario, Li Gotti, De Toni, Di Nardo, Pedica, Pardi, Carlino, Astore, Giambrone, Mascitelli, Caforio, Lannutti)

– Premesso che:

con decreto ministeriale del 27 febbraio 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 23 del 21 marzo 2008 – 4a serie speciale – è stato bandito un concorso, per esami, a 500 posti di magistrato ordinario, il primo che dà attuazione alle novità introdotte dalla legge 30 luglio 2007, n. 111 e che, dunque, configura l’accesso alla Magistratura quale concorso di secondo grado;

al riguardo, gli ultimi bandi concorsuali furono oggetto di una querelle portata dinnanzi alla Corte Costituzionale (si veda l’ordinanza 12 aprile 2005, n. 157) e, nelle more, risolta dal legislatore mediante il decreto-legge 7 settembre 2004, n. 234, convertito, con modificazioni, nella legge 5 novembre 2004, n. 262, il quale, tra l’altro, ha modificato l’articolo 22 della legge n. 48 del 2001, inserendovi un comma 3-bis. Il problema concerneva la differenziazione dei titoli "privilegiati" per effetto dei quali, cioè, l’aspirante uditore (oggi: magistrato ordinario in tirocinio) non sosteneva la prova preselettiva (quiz a risposta multipla). Nella specie, coloro i quali avessero conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato non erano stati "parificati" a quanti avessero conseguito il diploma di specializzazione per le professioni legali. Una scelta reputata "infelice" dai ricorrenti poi soddisfatti dal decreto suddetto con risparmio di ulteriori interventi della Consulta;

nell’architettura del nuovo bando, di cui al decreto ministeriale 27 febbraio 2008, non sono più previste prove preselettive a fronte di un restringimento dei titoli di ammissione: per partecipare al concorso, infatti, il diploma di laurea è requisito necessario ma non sufficiente, essendo richiesto un titolo ulteriore (si veda l’articolo 2, lettera g), del decreto ministeriale del 27 febbraio 2008). In particolare, tra i vari titoli menzionati, compaiono due categorie di "accessibili" soltanto alla presenza contestuale di due specifici e concorrenti requisiti per ciascuna di esse: dipendente statale con almeno 5 anni di anzianità e avvocato iscritto all’albo. Proprio nel combinato disposto delle due categorie sembra che il bando abbia determinato una intercapedine in cui possa risiedere un profilo di incostituzionalità, sub specie di vulnus all’articolo 3 della Costituzione;

la Gazzetta Ufficiale del 19 settembre 2008 venturo pubblicherà, salvo rinvii, le date delle prove scritte del concorso a 500 posti di magistrato ordinario: nessun ostacolo sembra dunque frapporsi a tale pubblicazione, neanche la possibilità che il Tribunale amministrativo regionale sollevi eccezione di legittimità costituzionale;

i rischi connessi alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 19 settembre 2008 del calendario delle prove scritte potrebbero oltretutto determinare totale incertezza giuridica del suddetto concorso pubblico in procedendo,

si chiede di sapere:

se e quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo intenda assumere, al fine di poter rinviare la pubblicazione delle date del concorso di cui al decreto ministeriale 27 febbraio 2008;

se il Ministro, nel rinviare la pubblicazione delle date, ritenga di valutare contestualmente la possibilità di modificare il testo del bando concorsuale ripristinando, quale requisito di accesso, il superamento degli esami di avvocato senza necessità di iscrizione all’Albo.

Roma, 17 settembre 2008

Belisario, Li Gotti, De Toni, Di Nardo, Pedica, Pardi, Carlino, Astore, Giambrone, Mascitelli, Caforio, Lannutti

Redazione

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