L’insieme dei dati detenuti e trattati dalle istituzioni pubbliche è divenuto oggetto di autonoma regolazione quale risorsa che tramite le ICT può più agevolmente essere resa fruibile non solo all’interno del sistema pubblico, ma anche al di fuori di esso. Le problematiche giuridiche connesse alla disciplina del patrimonio informativo pubblico, pertanto, si muovono su due piani distinti, sebbene correlati. Da una parte, rilevano le regole, gli istituti e gli strumenti finalizzati a rendere praticabile ed effettiva la circolazione delle informazioni all’interno del settore pubblico; dall’altra, rilevano la dimensione del patrimonio informativo come bene, ovvero come risorsa suscettibile (anche) di sfruttamento economico. Se sul primo piano prevale l’intervento regolativo statale, sul secondo si afferma una disciplina comunitaria finalizzata a stabilire un quadro regolatorio comune e volta ad impedire comportamenti discriminatori ed anticoncorrenziali delle stesse amministrazioni nella cessione a terzi delle in
formazioni (direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo dell’informazione del settore pubblico).
Di qui l’interesse per un confronto tra le esperienze dei principali paesi dell’Unione sul regime dei dati pubblici: dalla comparazione emergono con evidenza alcuni elementi di convergenza (su tutti, la progressiva affermazione di una “logica dei dati” accanto alla più tradizionale “logica dei documenti”, nella disciplina dell’informazione pubblica), ma anche significative divergenze (ad esempio, in ordine al regime di appartenenza delle informazioni pubbliche), molte delle quali appaiono la conseguenza diretta del rilevante condizionamento esercitato da regimi di accesso ancora fortemente divergenti.
L’approfondimento di queste tematiche sul versante nazionale consente di sottolineare con maggiore nettezza le opzioni che connotano il regime dei dati pubblici nell’ordinamento italiano, evidenziando le esigenze (di coordinamento e di qualità dei dati) connesse all’assetto pluralistico della Repubblica, le principali problematiche e le linee di evoluzione relative all’accesso e al riutilizzo dei dati, dove l’innovazione e l’apertura alla società nella gestione del patrimonio informativo pubblico si confrontano con vecchie e nuove resistenze.
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