Procedura ristretta semplificata per i lavori pubblici: elevata la soglia

Continua la riflessione sulle tante modifiche apportate dal D.L. n. 70/2011 al Codice dei contratti pubblici, le quali tutte saranno affrontate ed approfondite nel corso del Seminario di formazione ‘GLI APPALTI PUBBLICI DOPO IL DECRETO ‘SVILUPPO’, che l’avvocato Carmelo Giurdanella terrà a Roma, il prossimo 14 luglio 2011 (per iscriversi, cliccare qui).

Coerentemente con l’elevazione del limite massimo di importo a un milione di euro per la procedura negoziata senza bando, il D.L. n. 70/2011 modifica anche la soglia per l’accesso alla procedura ristretta semplificata per gli appalti di lavori di cui all’art. 123 del Codice Contratti, elevandola da un milione a un milione e cinquecentomila.

Curiosamente, in una prima stesura del Codice Contratti, era stata già prevista l’elevazione della originaria soglia di 750.000 a 1.500.000 euro, ma tale incremento fu ritenuto eccessivo dal Consiglio di Stato. Sul punto, successivamente, intervenne il terzo decreto correttivo al Codice de Lise (D.Lgs. n. 152/2008) che innalzò la soglia ad un milione di euro. E adesso, con il Decreto ‘Sviluppo’, l’ultima elevazione di soglia.

Dal 14 maggio, dunque, per gli appalti di lavori, di importo inferiore a un milione e cinquecentomila euro, le stazioni appaltanti hanno facoltà, senza procedere a pubblicazione di bando, di invitare a presentare offerta almeno venti concorrenti, individuati tra gli operatori economici iscritti nell’apposito elenco.

Rimane inalterato, per il resto, il sistema previsto dall’art. 123 del D.Lgs. n. 163/2006: rimane il principio del numero massimo di elenchi in cui gli interessati possono iscriversi, il sistema informatico centralizzato di controllo sul numero massimo di iscrizioni, nonché il sistema che garantisce a tutti gli iscritti la partecipazione alle procedure prevedendo che gli operatori invitati possano ricevere ulteriori inviti solo dopo che siano stati chiamati tutti i soggetti inseriti nell’elenco.

Redazione

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