Nei casi in cui non sia possibile ricorrere ad una gestione concorrenziale di un servizio pubblico locale di rilevanza economica, l’articolo 4 del decreto legge n.138 del 13 agosto 2011 (c.d. Manovra di Ferragosto), prevede la gestione mediante l’attribuzione di diritti di esclusiva.
Essa è, infatti, limitata alle ipotesi in cui “in base ad una analisi di mercato, la libera iniziativa economica e privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità”.
Tale verifica viene effettuata dall’ente tramite l’adozione di “una delibera quadro che illustri l’istruttoria compiuta ed evidenzia, per settori sottratti alla liberalizzazione, le ragioni della decisione e i benefici per la comunità locale derivanti dal mantenimento di un regime di esclusiva del servizio”.
I criteri per la verifica e l’adozione della delibera quadro devono essere definiti con apposito provvedimento ministeriale.
Negli enti territoriali con popolazione superiore a 10.000 abitanti, questa delibera deve essere adottata previo parere obbligatorio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), che si pronuncia entro 60 giorni, sulla base dell’istruttoria svolta dall’ente di governo locale dell’ambito o del bacino o in sua assenza dall’ente locale.
L’invio all’Agcm per il parere obbligatorio è effettuato entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e poi periodicamente secondo i rispettivi ordinamenti degli enti locali.
Il termine è ormai vicino, infatti, entro il 13 agosto prossimo gli enti territoriali con popolazione superiore a 10.000 abitanti devono inviare la richiesta all’Agcm affinché essa possa pronunciarsi con parere obbligatorio.
