Il Tar del Lazio ha annullato, con sentenza 6460/2012, la nomina di Marcello Viola, 54 anni, originario di Cammarata nell'Agrigentino, a capo della Procura di Trapani. Il magistrato era stato nominato lo scorso dicembre.
Secondo i giudici amministrativi, le «connotazioni» richieste per ricoprire l'incarico di procuratore «caratterizzano, in maniera eminente e, senza dubbio alcuno, prevalente, la posizione del dottor Giuseppe Fici rispetto a quella vantata dal collega Viola».
Il Tribunale amministrativo ha quindi accolto il ricorso del giudice palermitano Giuseppe Fici contro la nomina del collega. La sentenza della prima sezione è esecutiva ma è appellabile al Consiglio di Stato.
Marcello Viola ha subito annunciato che «sarà oggetto di impugnazione. Ho il massimo rispetto per la sentenza del Tar che, comunque, esprime un giudizio molto diverso da quello espresso dal Consiglio superiore della magistratura». E ha aggiunto: «Le sentenze sono abituato a rispettarle, mi rivolgerò comunque al Consiglio di Stato». Il procuratore Viola, da sei mesi alla direzione della Procura trapanese, ha coordinato diverse indagini e tra queste, proprio in questi giorni, era impegnato sull'efferato omicidio di Maria Anastasi, la donna al nono mese di gravidanza uccisa dal marito e dall'amante.
Secondo le motivazioni del Tar, al vertice dell'ufficio occorre una «un magistrato dotato di esperienza investigativa (e, dunque, di Procura ordinaria) almeno quadriennale nel contrasto delle organizzazioni di stampo mafioso, esperto nelle relazioni con la Dna e che, al contempo, possegga qualità caratteriali, orizzonti culturali e competenze relazionali suscettibili di favorirne l'autorevole conduzione, nonché dotato di capacità organizzative e direttive e di tutte le ulteriori caratteristiche professionali che devono contraddistinguere il dirigente di un ufficio giudiziario».
Qualora il Consiglio di Stato dovesse confermare la pronuncia del Tribunale, sarà il Csm a pronunciarsi. Giuseppe Fici, è stato sostituto procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Genova, pretore a Castellammare, giudice istruttore del Tribunale di Trapani, sostituto procuratore a Palermo e dal 1998, assegnato alla direzione distrettuale antimafia.