Il Comune di Rosolini condannato per esproprio e occupazione illegittimi, e pertanto dovrà restituire le aree ai legittimi proprietari, risarcendoli del danno.
Lo ha deciso il Tar Catania, con le sentenze nn. 2037 e 2038 depositate lo scorso 30 agosto 20112, con le quali ha concesso 60 giorni di tempo al Comune del siracusano per provvedere all'adempiniento, pena la nomina del commissario ad acta.
Nel 2001 infatti la Giunta municipale approvava il progetto esecutivo per l'acquisizione e urbanizzazione primaria e secondaria delle aree destinate all'edilizia pubblica in alcune zone della città, dichiarando la pubblica utilità delle opere e fissando i termini espropriativi in 5 anni. Tuttavia l'espropriazione delle aree utilizzate veniva disposta dopo oltre sette anni dalla dichiarazione, con un atto dunque tardivo, e senza inoltre mai ottenere nessuna proroga del termine finale.
Lo stesso Tar Catania, con sentenza n. 290/2011, aveva già deciso che le famiglie in questione, ricorrenti qui per ottenere l'ottemperenza del Comune di Rosolini alla sentenza stessa, sono i legittimi proprietari dell'area. Ma ciò nonostante il Comune non ha mai provveduto a porre fine all’occupazione senza titolo, negando ogni restituzione ai proprietari del terreno o cercando una soluzione negoziale-transattiva, mantenedo così una situazione giuridica irregolare e passibile di danno erariale per il lievitare degli oneri risarcitori. Non solo. Il Comune non avrebbe nemmeno provveduto al risarcimento per il periodo di occupazione senza titolo, come deciso dalla sentenza n. 209/2011.