Aggiudicazione provvisoria, scaduto il termine, che succede?

Scaduto il termine di trenta giorni dall'aggiudicazione provvisoria, quest’ultima, in difetto di un provvedimento espresso, si ha per approvata tacitamente, e l’aggiudicatario provvisorio può esigere, chiedendola formalmente, l’emissione del provvedimento di aggiudicazione definitiva, quale atto conclusivo della procedura concorsuale.

Appalti, DUVRI e attività intellettuali. La sentenza del Consiglio di Stato

Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 17 dicembre 2013 - 22 gennaio 2014, n. 330 Presidente Caringella – Estensore Prosperi  Fatto e diritto  Vista la sentenza del...

Bandi di gara subito impugnabili per ogni vizio o no? Lo...

La sesta sezione del Consiglio di Stato, con ordinanza 1 febbraio 2013, n.634 (Pres. Giovannini – est. De Michele), ha rimesso all'Adunanza Plenaria la questione...

Trasparenza appalti PA, le richieste dell’Avcp

L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha inoltrato al Consiglio dei Ministri e al Ministero della Semplificazione una lettera contenente osservazioni e richieste per correggere la bozza di decreto legislativo sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione approvata a fine gennaio. L'Avcp chiede che le vengano trasmesse le informazioni sugli appalti pubblici e rivendica il potere di segnalare alla Corte dei Conti le violazioni degli obblighi di pubblicità e trasparenza.

Anticorruzione e Appalti, per la PA doppio obbligo di pubblicità

In materia di appalti, rileva non solo l'obbligo per la PA di pubblicità per i bandi e avvisi di contratti pubblici sui quotidiani, ma anche quello di pubblicare le delibere di affidamento per contratti a trattativa privata, i certificati di ultimazione dei lavori e il conto finale dei lavori. Non solo. La PA ha anche l'obbligo di trasmissione dei dati pubblicati all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, investita del potere di denunziare alla Corte dei conti le amministrazioni inadempienti.

Ritardo pagamenti, l’allarme dell’ANCE. La circolare

Le norme contro i ritardati pagamenti, contenute nel D.lgs 192/2012 e nella circolare di fine gennaio dal Ministero dello Sviluppo Economico, volte ad estendere...

Appalti e Associazioni di volontariato: per il Consiglio di Stato, connubio...

Le associazioni di volontariato possono partecipare alle gare per l’affidamento di pubblici appalti: l'assenza del fine di lucro infatti non è di per sé ostativa della partecipazione ad appalti pubblici. E' quanto ribadito dalla sesta sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 387 del 23 gennaio scorso

Requisiti art. 38 Codice Contratti, Consiglio di Stato: obbligo per tutti...

In caso di società costituita da due soli soci, ciascuno detentore del 50 per cento del capitale sociale, l'obbligo della dichiarazione di cui all'articolo 38 del Codice dei contratti (d.lgs. n. 163/2006) sul posesso dei requisiti generali, grava su entrambi i soggetti. E' quanto affermato dalla sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Giuseppe Severini, con la sentenza 28 gennaio 2013, n. 513.

CGUE, anche le società semplici possono partecipare alle gare d’appalto

È illegittimo vietare a una società semplice di partecipare alle gare d'appalto esclusivamente a causa della sua forma giuridica. E' il principio stabilito dalla Corte di Giustizia europea con ordinanza 4 ottobre 2012: “È ammesso a presentare un'offerta qualsiasi soggetto o ente che, considerati i requisiti indicati nel bando di gara, si reputi idoneo a garantire l'esecuzione di un appalto, in modo diretto oppure facendo ricorso al subappalto, indipendentemente dal suo status e dal fatto di essere attivo sul mercato in modo sistematico oppure soltanto occasionale”.

Appalti in Sicilia, arriva la nuova circolare antimafia

E' dell' 8 gennaio 2013 la Deliberazione n. 5, recante "Disposizioni applicative connesse all'attuazione della normativa antimafia", redatta e firmata dal Presidente Crocetta e dalla sua Giunta. Il provvedimento, che mira al contrasto del fenomeno mafioso negli appalti pubblici, incide in maniera importante sullo svolgimento delle procedure di appalto in cui la Regione Siciliana è stazione appaltante, aggiungendo alla procedure attualmente vigenti alcuni sub procedimenti integrativi.

Responsabilità Solidale, arriva nuova circolare Agenzia Entrate

Sarebbe allo studio dell'Agenzia delle Entrate e in arrivo a breve una nuova circolare che renderebbe più semplici gli adempimenti fiscali in materia di...

Appalti, al via il primo atto pubblico notarile informatico

Inizia ad essere attuata l'Agenda Digitale lanciata dal Governo con il Decreto Crescita 2.0 (D.L. n. 179/2012, convertito dalla L. n. 221 del 17 dicembre 2012). Lo scorso 22 gennaio il Notariato ha stipulato i primi atti pubblici informatici relativi agli appalti, archiviati subito dopo nel sistema di conservazione, secondo la normativa vigente in materia di conservazione di documenti digitali.

Requisiti moralità art. 38 Codice Contratti: l’ultima parola spetta alla CGUE

Con ordinanza n. 123 del 15 gennaio scorso, il Tar Milano ha rinviato in via pregiudiziale alla Corte di giustizia europea la questione relativa ai requisiti di moralità professionale per gli appalti, al centro di un forte contrasto fra i giudici amministrativi italiani. In particolare, si chiede se è possibile escludere dalla procedura di evidenza pubblica l’impresa che riesce a dimostrare che i suoi dirigenti non hanno riportato le condanne né subito i procedimenti di cui parla il codice contratti, anche se la dichiarazione prevista dal bando non risulta pervenuta, magari per un puro sbaglio.

Competenza territoriale inderogabile in caso di interdittiva antimafia e divieto subappalto

In tema di competenza territoriale inderogabile del giudice amministrativo, il criterio principale resta quello della sede dell’autorità che ha emesso l’atto impugnato. E ciò...

Comunicazione esclusione gara via fax: per il Tar, è tutto legittimo

Il fax con il quale la stazione appaltante comunica la sconfitta di un concorrente nella gara d'appalto e indica contemporaneamente il nome del vincitore costituisce uno strumento idoneo a determinare la piena conoscenza del provvedimento amministrativo. Lo afferma la prima sezione del Tar Toscana, con sentenza n. 1942/2012.

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