Per iscriverti al webinar clicca qui
La prossima puntata del webinar “L’Ora Legale”, condotto dall’avvocato Carmelo Giurdanella e dal dottor Santo Fabiano, sarà dedicata al decreto legge n. 69/2024 anche noto come D.L. “Salva Casa”.
Il decreto ha adesso cominciato l’iter per la conversione in legge, con la possibilità di subire modifiche più o meno rilevanti (il testo del disegno di legge è reperibile qui).
Il decreto – approvato il 24 maggio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 124, 29 maggio 2024)- è entrato in vigore lo scorso 30 maggio.
Si tratta di una delle novità normative più discusse per l’impatto che avrà sulla materia dell’abusivismo edilizio e sugli strumenti di sanatoria a disposizione delle pubbliche amministrazioni.
La novella è intervenuta sul D.P.R. 380/2001, più noto come Testo Unico sull’edilizia e introduce rilevanti novità su più fronti.
In primis, vengono estesi i casi di attività edilizia libera previsti dall’art. 6 D.P.R. 380/2001.
Ai fini dell’accertamento dello “stato legittimo” dell’immobile assumono valore anche i titoli formati ai sensi previsioni di cui agli articoli 36, 36-bis e 38, previo pagamento delle relative sanzioni o oblazioni. Alla determinazione dello stato legittimo dell’immobile o dell’unità immobiliare concorre, altresì, il pagamento delle sanzioni previste dagli articoli 33, 34, 37, commi 1, 3, 4, 5 e 6, e 38, e la dichiarazione di cui all’articolo 34-bis.
La novità, forse di maggior rilievo, è senz’altro quella che riguarda la nuova disciplina della sanatoria che prevede ben tre ipotesi diverse:
-l’art. 36 la cui rubrica diventa “Accertamento di conformità nelle ipotesi di assenza di titolo, totale difformità o variazioni essenziali”;
–l’art. 36-bis rubricato “Accertamento di conformità nelle ipotesi di parziali difformità”;
-l’art. 37 la cui rubrica diventa “Interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività”.
In particolare, l’art. 36 bis introduce l’ipotesi della sanatoria condizionata all’esecuzione degli interventi necessari per assicurare l’osservanza della normativa tecnica di settore relativa ai requisiti di sicurezza, igiene, salubrità, efficienza energetica degli edifici e degli impianti negli stessi installati, al superamento delle barriere architettoniche e alla rimozione delle opere che non possono essere sanate.
Sempre all’interno dell’art. 36 bis viene introdotta l’ipotesi di silenzio assenso nel caso in cui l’amministrazione comunale non risponda alla richiesta di sanatoria per i casi di parziali difformità (diversamente, nel caso di difformità gravi o assenza di titolo il silenzio dell’amministrazione ha valore di rigetto della richiesta).
Per quanto riguarda le costruzioni in mancanza o difformi a SCIA, la novella legislativa ha abrogato il comma 4 e modificato il comma 6 dell’art. 37 D.P.R. 380/2001.
In particolare, il comma 4 prevedeva (anche) per le attività soggette a segnalazione certificata la doppia conformità al fine di ottenere la sanatoria dell’intervento realizzato in assenza di titolo; la modifica del comma 6 ha escluso l’applicazione della sanzione penale in caso di mancata segnalazione certificata, “Resta comunque salva, ove ne ricorrano i presupposti in relazione all’intervento realizzato, l’applicazione delle sanzioni di cui agli articoli 31, 33, 34, 35 e 44 e dell’accertamento di conformità di cui all’articolo 36.”
Queste e altre novità saranno oggetto di riflessione durante la quinta puntata de “L’Ora Legale” cui prenderanno parte Gianluca Oreto, ingegnere e formatore, e il Segretario comunale Vito Bonanno.
Vi aspettiamo venerdì 7 Giugno alle ore 15:00.
La registrazione della puntata sarà successivamente fruibile su Giurdanella.it.